Página inicial Rosa D'AMATO

L’inserimento nella Rete transeuropea dei trasporti del riferimento a un "ponte - collegamento fisso" tra la Sicilia e la Calabria è un grave errore. E lo sarebbe ancora di più se questo errore sarà sostenuto dai fondi dell’Unione europea.
Il Ponte sullo Stretto è un progetto inutile, faraonico e dannoso che non serve ad aiutare l’economia di questa parte del Sud Italia. Costerà minimo 14 miliardi. Risorse che andrebbero spese semmai in interventi capillari e prioritari per costruire le condizioni ideali per lo sviluppo, a partire proprio dalle infrastrutture che mancano in queste regioni.
Tra gli aspetti più preoccupanti:
PRIMO: non c’è un Piano Economico Finanziario che dimostri la redditività dell'opera;
SECONDO: il progetto è così lacunoso da non poter essere classificato come Progetto Definitivo. Lo ha bocciato persino il ministero dell’Ambiente, che ha chiesto ben 239 integrazioni. L’ultima chicca è stato scoprire che il documento sui dati di traffico inviato al Parlamento conteneva tabelle illeggibili e cifre non aggiornate.
TERZO: dal 2003 non è stata dimostrata alcuna compatibilità ambientale conclusiva del Ponte ai fini della Valutazione di Impatto Ambientale.
Il Ponte va fermato. L’Europa non si faccia trascinare in quella che potrebbe essere la più grande frode ai danni dei cittadini del Sud Italia.