Vai ai contenuti
  • Cronache
  • Diminuisci dimensione testo
  • Aumenta dimensione testo
  • Stampa
  • Invia
  • Mobile
  • Rss
  • Splinder
  • Badzu
  • Facebook

Ma in tema di sessualità la dottrina della Chiesa è rispettata solo nel 42% dei casi

E' l'Italia il Paese più credente d'Europa

L'85% della popolazione crede in Dio, circa la metà va a messa almeno una volta al mese e prega tutti i giorni

Fedeli in piazza San Pietro per l'Angelus del Papa (Reuters)
Fedeli in piazza San Pietro per l'Angelus del Papa (Reuters)
ROMA – L'89 per cento degli italiani si dice religioso e cattolico, il 44% lo è «profondamente», ma nelle scelte quotidiane, dalla sessualità all'educazione, la maggior parte si riconosce solo parzialmente nelle posizioni ufficiali della Chiesa: lo sostiene uno studio comparativo internazionale curato dalla fondazione no-profit tedesca Bertelsmann Stiftung. Solo in Italia sono state intervistate oltre 1000 persone.

POPOLO DI CREDENTI - La ricerca registra che la maggioranza dei cristiani italiani vive la fede entro una sfera sia pubblica che privata. Il 55% si reca a messa non meno di una volta al mese e il 47% prega almeno una volta al giorno. In nessun altro Paese europeo, inoltre, si medita tanto spesso quanto in Italia. L'85% degli italiani crede nell'esistenza di Dio, mentre il 67% è fermamente convinto che vi sia una vita dopo la morte.

GIOVANI FEDELI - Il fenomeno non interessa solo le generazioni più anziane, anzi - sempre secondo il sondaggio - i giovani di età inferiore ai 30 anni dichiarano una religiosità più diffusa dei loro padri e nonni. In altri Paesi europei e occidentali le percentuali di credenti dichiarati sono, almeno in alcuni casi, sensibilmente inferiori: dal 60-70% di Francia e Gran Bretagna al 70-72% di Germania e Austria. Valori prossimi a quelli registrati in Italia si rilevano soltanto in Polonia, Spagna e Stati Uniti.

MA SUL SESSO NO - Secondo il sondaggio, però, gli italiani che si dicono cattolici confessano di applicare la fede soprattutto ad aspetti interiori e soltanto la metà dichiara di attenersi alla fede per quanto attiene l'educazione dei figli o il rapporto con il partner. Solo il 42% ammette che essa influisce sull'atteggiamento personale nei confronti della sessualità.


17 dicembre 2008

Pubblicità
PIÙletti