SCENARI DI MAFIA. Un altro gruppo criminale nel territorio del Clan dei Casalesi: «Introducono droga con imprese di import-export»

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Non c’è solo l’Eye: anche altri gruppi criminali, di matrice africana, si stanno radicando pericolosamente in Italia.

A fornire importanti informazioni alla Dda di Napoli, proprio in merito a questo popolamento di mafia straniera, sono stati  ex appartenenti alle compagini malavitose "estere" ed infiltrati.

“I Black Cats, di nazionalità nigeriana ed etnia Ibo, si occupano principalmente di spaccio di grossi quantitativi di droga e sfruttamento della prostituzione, operando soprattutto nell’area tra Casal di Principe ed Aversa”.

Sono parole di Christopher Schule (CLICCA QUI PER LEGGERE LA SUA STORIA), nigeriano inconsapevolmente assoldato dalla polizia spagnola per entrare nel gruppo dell'Eye. Le sue affermazioni sono forti, importanti, perché raccontano la presenza, nel territorio militarmente controllato dal clan dei Casalesi (controllo che sta scemando)  di un’altra organizzazione criminale (straniera) abile nel commerciare stupefacenti e nel costringere donne a vendere il proprio corpo.

“I Black Cats hanno come simbolo distintivo un gatto nero con un basco militare, che di solito usano tatuarsi sulla spalla per riconoscersi. Tale gruppo criminale esiste anche in Nigeria, dove si occupa anche di prostituzione e spaccio di droga. I Black Cats hanno un capo in nigeria, ma anche a Castel Volturno c’è un capo referente per questa zona, che in questo momento è una donna: analogamente, in altre zone d’Italia, vi sono altre cellule di quest’associazione, la più grande delle quali è a Padova.”

“Il Black Cat, - ha continuato Schule, - è molto ricco, grazie ai proventi delittuosi, ma anche grazie ad attività commerciali apparentemente lecite, come bar, supermarket per africani, negozi di import export o connection house. Tramite le loro imprese di import-export, - ha dichiarato il collaboratore, - introducono dall’Africa droga ed altri beni.”

Traffico di droga e prostituzione non sono mai stati settori sui quali il Clan dei Casalesi ha puntato con insistenza.

Il problema, però, adesso, sta nella crisi, determinata soprattutto dal lavoro dell'antimafia, che la camorra casertana patisce nel concretizzare le sue solite e storiche operazioni illecite: estorsioni e appalti, infatti, non rappresentano più bottini semplici per quel che resta di un Clan disarticolato ed in fase di riorganizzazione.

Non è da escludere, quindi, che soprattutto lo smercio di stupefacenti (di quantitativi consistenti) inizi ad interessare alla mafia autoctona, un settore, però, che negli ultimi anni  è stato quasi monopolizzato con forza dalle organizzazioni africane.

Giuseppe Tallino

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